Dolcetto o scherzetto?




(ovvero esperimenti dolci in cucina la sera di Halloween)
Trick or treat! Dolcetto o scherzetto... è ormai risaputo che questa è la frase festosa che i bimbi di mezzo mondo, la sera del 31 ottobre, ripetono a gran voce bussando alle porte delle case... sperando di ricevere in dono un dolcetto! Un pò meno nota è l'origine di questa tradizione: perchè la festa di Halloween, che si celebra durante la all hallows' eve (la notte prima di Ognissanti), nata per esorcizzare l'incombente arrivo dell'inverno, la morta stagione, tramite l'irriverente evocazione di spiriti e fantasmi, ha visto affermarsi l'usanza del trick or treating?
Girovagando sul web, ho scoperto che gli studiosi collegano questa tradizione al medioevale Soul cake day inglese, ovvero al giorno in cui ai poveri veniva consentito di mendicare cibo in cambio di preghiere: i ricchi potevano cioè acquistare con cibo e leccornie varie le preghiere di un povero, il quale, in cambio appunto di un lauto pasto, si sarebbe impegnato a pregare affinché l'anima del ricco potesse guadagnarsi più in fretta il Paradiso.
Contrariamente a quanto si possa credere, l'usanza, nella sua moderna versione (il dolcetto per evitare uno scherzetto!) arrivò negli Stati Uniti solamente un centinaio di anni fa e ricevette la sua definitiva consacrazione grazie ad un film animato di Walt Diney, intitolato appunto Trick or Treat.
Da allora, le scorribande di festanti ragazzini mascherati di casa in casa, ormai anche da noi....le quali sono state l'occasione (se non la scusa....hai visto mai che passi qualche bimbo a chiedere un dolcetto??) per un paio di golose ricette, una delle quali messa a punto a quattro mani, proprio la sera di Halloween...


***






BISCOTTI PAUROSI AL CIOCCOLATO

250 gr. di farina OO
50 gr. di cacao amaro
125 gr. di burro o margarina
150 gr. di zucchero
1 uovo medio/grande
5 cucchiai di latte condensato
aroma vaniglia
un pizzico di sale

per guarnire
1 tavoletta di cioccolato bianco
1/2 tavoletta di cioccolato fondente
coloranti alimentari

Ho preparato la classica fontana di farina ponendo al centro tutti gli altri ingredienti, avendo avuto l'accortezza di tirar fuori il burro dal frigorifero almeno un'ora prima di iniziare, in modo che fosse morbido al punto giusto. Ho impastato rapidamente e posto la palla in frigorifero a riposare, anche qui all'incirca un'ora.
Ho steso l'impasto e ritagliato i biscotti con dei tagliapasta in tema, poi li ho posti su una placca ricoperta di carta da forno ed infornato a 150° per circa 20 minuti (molto dipende dallo spessore dei biscotti, che nel mio caso era di circa mezzo centimetro).
Dopo aver fatto freddare i biscotti, li ho decorati a fantasia con cioccolato bianco (a parte del cioccolato bianco ho aggiunto del colorante arancio) e nero, come nella foto.


***



Il mio amico Major sostiene di saper fare una Torta Sacher insuperabile, ed il pomeriggio del 31 ottobre verrà a svelarmene il segreto: accetto subito l'idea di un dolce preparato a 4 mani...un pò meno la condizione che ha posto..."mi raccomando non pubblicare la ricetta sul blog, sono geloso, la ricetta è mia!"....
Mio caro Major, perdonami, non si può mantenere un segreto così!
Le cose buone è bene che vengano condivise...hai visto mai che sarà proprio un dolce a salvare il mondo?
E poi, sei venuto con la reflex...che senso avrebbe avuto pubblicare la foto della tua Sacher senza dire come l'hai (anzi, l'abbiamo) fatta?
Magari qualcuno se ne sarebbe potuto avere a male.... :-)
Però, dai...come vedi l'omino te l'ha intitolata!





TORTA SACHER (DA PAURA) DEL MAJOR

90 gr. di burro
80 gr. di zucchero a velo
4 uova
90 gr. di farina 00
200 gr. di cioccolato fondente 50%
80 gr. di zucchero semolato + 4 cucchiai
un pizzico di bicarbonato
un pizzico di sale
rhum q.b.
marmellata di albicocca q.b.


Si comincia lavorando a crema il burro, rigorosamente a temperatura ambiente, con lo zucchero a velo. Dopo aver lavorato, a mano con un cucchiaio di legno, (quanto? "quando ti sembra di averlo fatto abbastanza, fallo ancora un altro pò" dice il Major) burro e zucchero, si prosegue aggiungendo i tuorli, uno alla volta, continuando ulteriormente a lavorare.
Si mettono poi a sciogliere a bagnomaria 100 gr. dei 200 gr. di cioccolato fondente: il cioccolato va versato nella terrina dove stiamo lavorando il composto, ma non direttamente sulla crema, da un lato, e piano piano, sempre con il cucchiaio di legno, lo si incorpora al resto.
Nel frattempo si montano gli albumi a neve, con un pizzico di sale: alla neve vanno aggiunti poi gli 80 gr. di zucchero semolato, e lavorato ancora come se dovessimo preparare una meringa, per circa 5 min. di mixer.
La meringa va quindi aggiunta delicatamente alla crema di burro. Infine, si aggiunge la farina a pioggia ed il pizzico di bicarbonato, mescolando dal basso verso l'alto: la farina deve essere stata in precedenza setacciata...questo non lo dice Major, lo dico io che l'ho ripreso sul punto (la stava buttando dentro così com'era!!), dato che su certi passaggi non transigo... :-)
Si versa il tutto in un sòlo (come? Non sapete cosa sia un sòlo?? Neanche io prima di lunedì scorso! Sòlo = teglia rotonda di 22 cm. di diametro, nel linguaggio del Major) e si cuoce in forno per almeno 45/50 minuti a 150°.
Sfornato il dolce e lasciato freddare, lo si capovolge e si taglia a metà: si bagna leggermente con il rhum (il quantitativo dipende dai gusti personali) mentre la marmellata d'albicocche (anche qui la quantità dipende dai gusti, all'incirca però non meno di 4/5 cucchiai abbondanti) viene messa a scaldare in un pentolino con un paio di cucchiai d'acqua; la marmellata servirà poi a farcire il dolce ed a lucidarne la superficie, una volta ricomposto, per favorirne la successiva glassatura di cioccolato.
Infine, la glassatura, operazione molto delicata: occorre mettere in un pentolino 4 cucchiai d'acqua e 4 cucchiai di zucchero semolato; non appena lo sciroppo prende bollore, ci si versa dentro il cioccolato rimasto tagliato a scaglie, e si spegne il fuoco mentre si continua a girare.
La glassa è pronta per la copertura non appena il fondente avrà tirato pò: in pratica occorre attendere il tempo giusto perchè non sia troppo liquida nè si rapprenda troppo, ma non so dirvi esattamente quanto (il Major dice: "non si può spiegare! lo devi vedè!")... comunque più o meno qualche minuto.
Per l'operazione in questione il dolce è stato posto su una gratella, con sotto un vassoio ricoperto di carta da forno in modo da recuperare il cioccolato in eccesso (con cui poi ho fatto la scritta): in pratica, se la glassa assume la giusta consistenza, non ci sarà bisogno di spatolare, sarà lo stesso cioccolato, versato al centro della torta che, colando, ne ricoprirà l'intera superficie. Se dovesse servire un aiutino con la spatola, questo deve essere il più limitato possibile, o si rischia di rovinare tutto perchè la glassa si vela ed inizia a rapprendere abbastanza rapidamente.
Dopo circa un paio d'ore di riposo, questa Sacher da paura è pronta per la prova assaggio!



Commenti

  1. Io dico che sei una traditrice! Non vi fidate troppo di quello che dice la gingerina... se seguirete la ricetta che ha scritto avrete di certo una buona sacher, ma diciamo che qualche passaggio non se lo ricorda bene, quindi non sarà mai come quella del Major (e il sòlo, questo ve lo concedo, deve essere di 20, massimo 21 cm, altrimenti viene bassa!) Ah, la mia vendetta sarà dolce e lenta! :)

    RispondiElimina
  2. Non bluffare Major... La ricetta è quella giusta....chiaramente non potrà venire come la tua...ma molto simile sì! E poi e' bene che certe notizie siano divulgate....e la ricetta di questa torta è sicuramente una buona notizia! :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari